Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: primo

Numero di risultati: 22 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

256908
Vettese, Angela 22 occorrenze

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

maestre dell’arte che ha fatto scandalo: dai posatori di parquet di Gustave Caillebotte alle ragazze del primo Renoir; dall’arcigna giornalista ritratta da

Pagina 100

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

, peccaminoso e mortale che connota molte opere d’arte antica. Secondo Karl Rosenkranz, che fu discepolo di Hegel e che fu il primo a legittimare

Pagina 104

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

che avevano avuto i loro migliori collezionisti tra tardo Ottocento e primo Novecento. La violenza con cui si sono scagliati contro le produzioni

Pagina 118

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Weiwei era stata offerta (e in un primo tempo accettata) la co-progettazione dello stadio maggiore, insieme agli svizzeri Herzog e De Meuron.

Pagina 121

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

prosa di Primo Levi e gli scritti teatrali di Samuel Beckett dimostrano come l’essere stato testimone di orrori brutali non ha portato l’uomo-poeta a

Pagina 125

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

hanno portato i loro stessi corpi a essere sculture viventi. Nel loro primo autoritrattoperformance cantavano una nenia malinconica il cui Leitmotiv era

Pagina 126

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

. Quest’ultimo, nel 1952, fu sede di quello che è stato indicato come il primo happening, ancor prima che Allan Kaprow coniasse il termine nel 1959, e

Pagina 18

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Possiamo individuare tre momenti più intensi di altri. Un primo momento fu l’epoca delle avanguardie, che nacque con il Cubismo delle Demoiselles

Pagina 24

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

alla disposizione positiva e progressista che aveva caratterizzato le avanguardie del primo e del secondo Novecento. Perno di questo ritorno all’ordine

Pagina 30

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

attorno alla rivista olandese «De Stijl», il cui primo Manifesto, pubblicato nel novembre 1918 in quattro lingue, inizia non a caso con questa frase

Pagina 32

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

suo primo ready made, una ruota di bicicletta montata al contrario su uno sgabello, è del resto una composizione di elementi combinati tra loro in

Pagina 35

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Germania del primo dopoguerra. Tra il 1919 e il 1920, la Hoch tagliuzza lembi di giornali e di riviste e compone montaggi di immagini come Das schöne

Pagina 43

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

corpo cercando di catalogare ogni più piccolo dettaglio; primo tra tutti, la pelle, che è la membrana sensoriale con la quale ci mettiamo in relazione

Pagina 45

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

dalla tradizione e quanto, quindi, dovessero essere portati in primo piano. Il Novecento ha avviato un processo di «transizione permanente», secondo un

Pagina 59

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Il primo riconoscimento di un'opera non è connotato soltanto dalla sensibilità culturale del pubblico e dell’artista. Il successo iniziale passa

Pagina 66

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Stiamo parlando del «sistema dell'arte». È stato il critico Lawrence Alloway a usare per primo questa espressione, in un saggio apparso sulla rivista

Pagina 67

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Dalla seconda metà del Novecento, molti artisti hanno cercato di mettere in primo piano l’interazione che il pubblico ha con l’opera. La cosiddetta

Pagina 73

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

produzione. Il museo è andato assumendo l’aspetto di un luogo dove le cose cambiano e non dove tutto permane statico. Il primo caso è stato il cono rovesciato

Pagina 74

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

denaro o, nei casi più fortunati, dello scopritore di talenti. Al primo genere possiamo accomunare nomi come il barone Hans Heinrich von Thyssen, la

Pagina 83

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Alfred Barr, il primo carismatico direttore del Museum of Modern Art di New York, ma che in seguito è diventato un professionista sempre meno paludato

Pagina 85

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

: non conta chi ha scelto per primo, ma la gerarchia del vantaggio che queste vendite possono arrecare. In questa logica, devono essere soddisfatti i

Pagina 88

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

New York (1979-2005) hanno richiesto un impegno dietro le quinte durato per interi decenni. Il primo è stato documentato da un film che incomincia

Pagina 99

Cerca

Modifica ricerca